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Ciao Davide,

la mia esigenza nasce da un problema più grande.

Ragiono in ottica sistemica.

Si parte dall’istruzione (che già dal nome capisci quanto sia sbagliata perché non dovrebbero inondarci di informazioni ma “educarci”).

Con il lavoro viene a mancare la nostra individualità, la consapevolezza di noi stessi.

La maggior parte del nostro tempo viene dedicato al lavoro.

Non è più nella misura umana.

Per questo, dovremmo avere più tempo per studiare ed “educarci” per trovare noi stessi e per cercare la felicità in mezzo al caos di questa società.

Detto questo, vorrei provare anch'io questa esperienza di nomadismo, ma prima di fare una scelta drastica ho bisogno di fare un viaggio verso me stesso e non sono sicuro se andar via fuori dall'ufficio acquisisco questa consapevolezza.

Sento, che questo problema lo viviamo tutti..

Quindi l'esperienza di nomadismo non risolverebbe il problema per tutti.

Aspetto un tuo feedback

Francesco

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Ciao Francesco, grazie per il commento!

Vedo tanti concetti interessanti nel tuo pensiero. Provo ad andare in ordine per risponderti.

1) Educazione

Concordo che il nostro modello di educazione ha delle pecche.

Spesso la scuola si concentra sulle informazioni e non sulle conoscenze acquisite dagli studenti.

Si premia un comportamento nella media e poco la creatività e pensiero critico.

Ahimè, non sono sicuramente abbastanza competente per giudicare come migliorare la situazione.

Però, dalla mia personale esperienza, il nostro percorso scolastico rimane ancora il luogo in cui si scopre il mondo al di fuori della famiglia, si ha l'opportunità di confrontarsi con altri coetanei e di capirsi meglio.

2) Lavoro, individualità e tempo per studiare

Qui mi trovi d'accordo in parte. Ho fatto esperienza anche io di luoghi di lavoro alienanti. Dove, come dici tu, si perde l'individualità e rispetto per il nostro tempo.

Esistono anche altri modelli, ahimè non così diffusi, dove l'azienda mette veramente i propri collaboratori nelle condizioni di esprimersi, formarsi e gestire il proprio tempo come meglio crede. Solitamente questo accade quando si crea un forte legame di fiducia tra le persone, cosa assolutamente non facile da ottenere.

Quindi, il mio consiglio generale è quello di prima concentrarsi sulla rapporto tra le persone all'interno di un'aziende, della cultura che si respire tra le scrivanie (reali o virtuali che siano) e solo in seguito chiedere che le condizioni per lavorare al meglio ci siano concesse.

3) Nomadismo, scelte drastiche e consapevolezza interiore

Ti posso confermare senza troppi dubbi che fare un'esperienza di nomadismo e fare "un viaggio verso te stesso" non sono la stessa. Sarebbe un errore pensare che basti partire per un bel posto per risolvere tutti i nostri problemi.

Anzi, a volte cambiare punto di vista fa emergere anche di più eventuali blocchi, ansie e problemi che abbiamo nella nostra vita.

Penso che viaggiare aiuti anche a fare un viaggio interiore, ma non è una condizione sufficiente.

Inoltre, non deve per forza consistere in una "scelta drastica" provare a fare il nomade digitale (se non l'hai ancora letta, ti invito a leggere questa newsletter dove approfondisco il concetto --> https://nomadi.substack.com/p/come-esplorare-il-nomadismo-digitale)

Spero di aver risposto almeno in parte alle tue domande.

Ovviamente fammi sapere se ne hai altre (immagino sia molto probabile).

Ci leggiamo presto,

Davide

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