A volte ciò che ci frena dal lanciarci nell’esperienza da nomadi è l’incertezza del partire da soli o la difficoltà a trovare i giusti compagni di viaggio.
Insomma, tutti i pensieri legati alla domanda “con chi parto?”.
In questo capitolo della guida esploreremo l’idea di partire da soli, i suoi vantaggi e svantaggi (spoiler: non c’è una modo di viaggiare migliore di altri).
Bene, iniziamo!
Imparare a conoscersi
Partire da soli è l’opzione spesso più spaventosa e più frequente, essendo sempre a portata di mano.
La mia prima esperienza da nomade digitale l’ho iniziata da solo e devo dire che mi sono ricreduto su tante preoccupazioni che avevo.
Viaggiare da soli ha il grande vantaggio di poter scegliere liberamente la meta, tempo di permanenza, attività da fare ecc.
Inoltre, ti sarà molto più facile riflettere su te stesso, scoprire cosa ti piace fare in viaggio e crearti una tua routine.
Una volta capito come ti piace viaggiare, sarà più immediato trasportare la stessa modalità anche in viaggi condivisi e a scegliere fin dall’inizio le persone giuste con cui viaggiare.
Passiamo ora ai lati negativi del viaggio in solitaria e a come minimizzarli.
“E se mi succede qualcosa?”
Partire da soli fa paura.
Siamo abituati a vivere circondati da famigliari, amici e persone che conosciamo pronte ad aiutarci in caso di bisogno.
Trovarsi da un giorno all’altro in un nuovo posto, senza punti di rifermento, sapendo che se succede qualcosa dobbiamo “arrangiarci” non è cosa da poco.
Però, ci sono diverse accortezze che possono aiutarci a partire da soli a cuor leggero (o perlomeno con un po’ meno preoccupazione).
Innanzitutto è importante pensare alla parte logistica del viaggio.
Se sei il tipo di persona che già mesi prima di partire ha creato una tabella in excel con la lista di cosa da portare, luoghi da visitare, numero del consolato italiano ecc., puoi anche saltare questo paragrafo. Continua così.
Se invece sei una persona normale (senza offesa a nessuno eh), dovrai fare più attenzione del solito a tutti gli aspetti organizzativi del viaggio.
Se c’è un volo, controlla quando e come farai il check-in? Serve un’assicurazione medica, cosa deve coprire? Se perdi il telefono, qual è il tuo piano B? Dove si trova l’ospedale più vicino? Ho diviso soldi e documenti in più luoghi del mio bagaglio? Se devo tornare velocemente a casa, che opzioni ho? (Vedremo questo tipo di argomenti più nel dettaglio in altri capitoli della guida, ma spero che sia passato il concetto).
Avere sotto controllo la parte logistica del viaggio ti darà molta più sicurezza per partire da solo.
Sentirsi soli
Un altro fattore importante è che a stare da soli si rischia di sentirsi soli (da non crederci eh?).
Se per qualcuno l’idea di non interagire per un po’ di tempo con nessuno può essere un sogno (in questo caso puoi smettere di leggere qui e partire il prima possibile), per tanti altri è un motivo di ansia e preoccupazione.
Cosa faccio da solo tutto il tempo? E se mi annoio? E se non so con chi parlare? E se mi viene una voglia matta di giocare a acchiapparella?
Scherzi a parte, è vero, viaggiare da soli non è facile da questo punto di vista.
Ma anche qui abbiamo delle strategie per compensare.
La prima cosa da ricordare è che partire da soli non significa necessariamente stare da soli.
Ci sono davvero tanti modi per conoscere persone in viaggio e stare in compagnia.
Per esempio il concetto di “co-living” è nato proprio per permettere ai viaggiatori di stare insieme, pur mantenendo la propria autonomia.
Altrimenti non sarà difficile trovare altri viaggiatori su piattaforme online come Gruppi Facebook, Meetup, Couchsurfing… (In un altro capitolo potremo approfondire come usare queste piattaforme).
Quindi, se ti spaventa l’idea di rimanere da solo, scegli una meta in cui sai che ci saranno anche altri viaggiatori e vedrai che in men che non si dica ti starai divertendo facendo nuove conoscenze.
Un secondo punto importante è che fare il nomade digitale non significa lasciarsi alle spalle famiglia, amici e tutte le persone a noi care.
Sicuramente sarà più difficile sentirsi vicino a loro, ma ci sono tanti modi per colmare la distanza. Sopratutto al giorno d’oggi la tecnologia ci permette di chiacchierare con in nostri amici anche dall’altra parte del mondo come se niente fosse.
Videochiamate, messaggi, giochi online, social network. Ci sono davvero tantissime possibilità per rimanere in contatto con chiunque.
Anzi, a volte sono così tante che il problema sarà l’opposto. Sarà difficile disconnetterci, rimanere veramente soli e goderci il viaggio (ma lasciamo questo aspetto da parte per ora).
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto o che ora sei più convinto che partire da soli è possibile e anzi, in alcuni casi, la cosa migliore.
Se non hai alternative, non farti fermare dalla paura, assolutamente normale, legata al partire da soli. Utilizza i consigli per minimizzare i lati negativi e goditi la tua esperienza da nomade digitale!
Ovviamente questo non vuol dire che partire da soli è l’unica opzione.
In altri casi, se hai delle persone con cui senti di voler condividere questa esperienza, farlo la renderò sicuramente altrettanto speciale (parleremo prossimamente di nomadismo in compagnia).
Ti sei mai trovato bloccato per la paura di partire da solo?
Cosa ne pensi dopo aver letto questo capitolo?
Fammi sapere rispondendo a questa email o nei commenti :)
Ci leggiamo al prossimo capitolo della Guida Pratica al Nomadismo Digitale,
Davide
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